Cosa avviene al di là della superficie cutanea? Perché in determinati momenti della nostra vita la pelle reagisce con macchie rosse, prurito o altre fastidiose manifestazioni? Perché non si erano mai presentate prima, e soprattutto perché a volte recidivano malgrado le terapie appropriate? Sulla pelle possiamo a volte leggere messaggi provenienti da un luogo lontano: dentro di noi. Contrariamente a quanto si pensi, questo mondo misterioso non è la mente, e non va confuso con essa. Si chiama apparato neurovegetativo, ed è quel motore perpetuo a retroazione che istante per istante si adatta in maniera riflessa e omeostatica alle perturbazioni esterne. Le sue risposte biologiche, indipendenti dalle nostre intenzioni, risentono delle nostre esperienze passate, e delle sensazioni piacevoli o sgradevoli a esse associate. Con la forza di volontà non possiamo ordinare a una papula di rientrare né a un prurito di cessare, così come non possiamo arrestare il sudore o il battito cardiaco. In quest’angolo remoto, tuttora poco esplorato, conserviamo le esperienze delle nostre gioie e dei nostri dolori, sotto forma di riflessi condizionati e memorie traumatiche che portiamo con noi anche quando la mente ne allontana il ricordo. L’apparato neurovegetativo è la sede centrale delle nostre emozioni, ma non del nostro intelletto. La pelle riceve continuamente istruzioni da questo pilota automatico (terminazioni nervose del sistema neurovegetativo) ma non dalla mente, essendo sprovvista di fibre efferenti provenienti dalla corteccia cerebrale (sistema nervoso volontario). Il sistema nervoso autonomo è la cabina di regìa di quelle risposte riflesse che a volte chiamiamo disagi, altre volte eruzioni cutanee o semplicemente sfoghi di pelle. Esse non partono dalla mente razionale e intenzionale, in quanto servomeccanismi di autoregolazione filogeneticamente appresi. Questo è il motivo per il quale la mente non può cancellare né tantomeno creare macchie cutanee, pur patendone il disagio della sofferenza in ogni sua sfumatura. A livello cutaneo, la partita delle risposte elementari (per esempio papule, pustole, prurito) non ha inizio nella mente, ma in un posto più profondo e silenzioso chiamato sistema neurovegetativo. Attraverso il racconto, proveremo a esplorare la pelle anche da questo insolito angolo di osservazione, almeno sul piano narrativo.