La città dei fumi è un romanzo breve in cui viene narrata la difficile vita nella città di Kalos (dal greco bello) dal punto di vista di un adolescente, Paolo. Tirannia, sfruttamento e inquinamento sono ormai cose comuni a Kalos, governata da uomini spietati, i “baroni” che costringono migliaia di cittadini a lavorare in misere condizioni di vita nella “fabbrica di gomme” che li uccide per la fatica e per l’inquinamento. Paolo e i suoi amici, con l’aiuto di uno strano individuo “l’esiliato”, cresceranno e sopravvivranno in questo luogo dove l’omertà e la paura hanno preso il sopravvento. Il testo, primo lavoro editoriale di Giovanni Basile rappresenta una denuncia sociale verso i malesseri di una tipica città inquinata industrializzata dell'era moderna.