Le vie per giustificare, o addirittura fondare la condanna della guerra sono molte: ma se si lasciano da parte quelle filosofiche per considerare soltanto quelle empiriche, come fa appunto Caillois, appare la peculiarità della via da lui scelta. Rispetto alle vie consuete, che mirano a distogliere dalla guerra sottolineandone gli «orrori» oppure i «danni», Caillois, in quella che si potrebbe chiamare una «sociologia dello sguardo», percorre la via della «vertigine», che all'opposto attrae e trascina alla guerra e la esalta anziché condannarla. Si tratta di una scelta culturalmente raffinata e paradossale, ma solo in apparenza, perché la vertigine si dà, è un'esperienza comune, là dove si sovrasta un abisso: in questo caso un abisso dell'anima.