An edition of Taxi (2008)

Taxi

Le strade del Cairo si raccontano

Seconda
  • 2 Want to read
Locate

My Reading Lists:

Create a new list

Check-In

×Close
Add an optional check-in date. Check-in dates are used to track yearly reading goals.
Today

  • 2 Want to read

Buy this book

Last edited by ImportBot
December 20, 2023 | History
An edition of Taxi (2008)

Taxi

Le strade del Cairo si raccontano

Seconda
  • 2 Want to read

Khaled al-Kamissi (giornalista, regista e produttore cinematografico) ha raccolto in questo libro cinquantotto sbobinature fittizie di altrettanti dialoghi e monologhi con/di tassisti egiziani, raccolti tra l'aprile del 2005 e il marzo del 2006. A fare da cornice alle voci che si raccontano, alcune brevi considerazioni dell'autore stesso, infaticabile fruitore, come tutti gli egiziani, delle vecchie, scalcagnate auto bianche e nere che percorrono le vie del Cairo ventiquattrore su ventiquattro. Giovanissimi o molto anziani, istruiti o quasi analfabeti, quasi tutti con un passato di migrazione alle spalle, tutti oberati di debiti e sfruttati da qualcuno (governo, proprietario dell'auto o poliziotto di turno), i taxisti offrono uno spaccato realistico di una città che, si dice, ha ormai superato i venti milioni di abitanti. Chiunque abbia visitato Il Cairo non può non riconoscere l'inarrestabile loquela di una classe lavoratrice che non conosce orari o turni, la curiosità, la sagacia, la rabbia e, talvolta, la maleducazione, di uomini che vivono la maggior parte della loro vita dentro un'automobile e hanno come unico svago il rapporto con il cliente.

Publish Date
Pages
216

Buy this book

Edition Availability
Cover of: Taxi
Taxi
2011, Almuzara
in Spanish
Cover of: تاكسي
تاكسي: حواديت المشاوير
2009, دار الشروق
Cover of: Taxi
Taxi
May 1, 2008, Aflame Books, Aflame
Paperback in English
Cover of: Taxi
Taxi: Le strade del Cairo si raccontano
2008, il Sirente, Il Sirente, Brand: Il Sirente
Broschüre - Seconda

Add another edition?

Book Details


First Sentence

"Da lunghi anni sono un cliente di prim’ordine dei taxi. Con loro ho girato dappertutto per le strade e i vicoli del Cairo, tanto da imparare i discorsi e i vari trucchi del mestiere meglio di qualsiasi tassista (non me ne vogliate se mi vanto un poco!). Amo le storie dei tassisti perché rappresentano a pieno diritto un termometro dell’umore delle indomabili strade egiziane. In questo libro vi sono alcune storie che ho vissuto e ascoltato, tra l’aprile del 2005 e il marzo del 2006. Parlo di alcune storie, e non di tutte, perché diversi amici avvocati mi hanno detto che la loro pubblicazione sarebbe bastata a farmi sbattere in galera con l’accusa di calunnia e diffamazione; e che la pubblicazione di certi nomi contenuti in determinate storie e barzellette, di cui sono pieni gli occhi e le orecchie delle strade egiziane, è un affare pericoloso… davvero pericoloso, amici miei. La cosa mi ha rattristato molto perché i racconti popolari e le barzellette, privati di una memoria, andranno perduti. Ho tentato di riportarli qui, così come sono, narrati nella lingua della strada. Una lingua speciale, rude, vitale, schietta. Estremamente diversa dalla lingua cui ci hanno abituato i convegni e i salotti buoni. Di certo il mio ruolo in questa sede non sta nel rivedere l’accuratezza delle informazioni che ho registrato e trascritto. Perché l’importante sta in quello che un individuo dice nella sua società, in un particolare momento storico, attorno a una determinata questione: nella scala di priorità di questo libro, l’intento sociologico viene prima di quello descrittivo. La maggior parte dei tassisti appartiene a una classe sociale schiacciata dal punto di vista economico e vessata da un lavoro fisicamente devastante. La perenne posizione seduta in auto sgangherate spezza loro la schiena. Il traffico e il caos permanente delle strade cairote annichilisce il loro sistema nervoso e li conduce all’esaurimento. La corsa – in senso letterale – dietro il guadagno, tende i loro nervi fino al limite estremo. A questo si aggiunga il continuo tira e molla coi clienti, a causa dell’assenza di una tariffa stabilita, e coi poliziotti, che li sottopongono a una quantità di vessazioni che farebbero stare quieto nella tomba anche il defunto Marchese de Sade. Inoltre, se calcolassimo in termini matematici il ritorno economico del taxi, considerando le spese legate all’usura, le percentuali dovute all’autista, le tasse, le multe, ecc., ci renderemmo conto che si tratta di un’attività a perdere in tutto e per tutto. Al contrario, questi imprenditori, non mettendo in conto la quantità di spese impreviste, immaginano che possa fruttare guadagno. Ne risultano auto logore, sfasciate e sudice, con a bordo autisti che lavorano come schiavi. Una serie di provvedimenti del governo ha portato l’impresa taxi a un incremento senza precedenti, facendo arrivare il loro numero alla cifra di ottantamila soltanto al Cairo. Con una legge emanata nella seconda metà degli anni ’90, il governo ha consentito la conversione di tutte le vecchie auto in taxi, insieme all’ingresso delle banche nel mercato dei finanziamenti di auto pubbliche e private. In questo modo, folle di disoccupati si sono riversate nella classe dei tassisti, entrando in una spirale di sofferenza mossa dalla corsa al pagamento delle rate bancarie; dove lo sforzo atroce di quei dannati si trasforma in ulteriore guadagno per banche, aziende automobilistiche e importatori di pezzi di ricambio. Di conseguenza diventa possibile trovare tassisti con ogni tipo di competenza e livello d’istruzione, a partire dall’analfabeta, fino a giungere al laureato (ma non ho mai incontrato tassisti col dottorato, finora…). Costoro detengono un’ampia conoscenza della società, perché la vivono concretamente, sulla strada. Ogni giorno entrano in contatto con una varietà impressionante di uomini. Attraverso le conversazioni si sommano nelle loro coscienze punti di vista che penetrano intensamente la condizione della classe dei miserabili d’Egitto, tant’è vero che, molto spesso, ritrovo nelle analisi politiche dei tassisti una profondità superiore a quella di tanti commentatori politici che riempiono di chiacchiere il mondo. Perché la cultura di questo popolo si rivela nelle sue anime più semplici. Un popolo grandioso e ammirevole, il vero maestro di chiunque voglia imparare."

Table of Contents

Nota del curatore
Page VII
indice dei luoghi
Page 186

Edition Notes

Published in
Fagnano Alto
Genre
Narrativa straniera, Sociologia

Classifications

Library of Congress
PJ

The Physical Object

Format
Broschüre
Pagination
32°
Number of pages
216
Dimensions
150x210
Weight
450 gr.

ID Numbers

Open Library
OL23407130M
ISBN 10
8887847142
ISBN 13
9788887847147
OCLC/WorldCat
635848508

Community Reviews (0)

Feedback?
No community reviews have been submitted for this work.

Lists

This work does not appear on any lists.

History

Download catalog record: RDF / JSON
December 20, 2023 Edited by ImportBot import existing book
May 28, 2023 Edited by MARC Bot import existing book
March 17, 2023 Edited by ImportBot import existing book
December 27, 2022 Edited by MARC Bot import existing book
December 11, 2009 Created by WorkBot add works page