An edition of Per una psicologia della pace (2004)

Per una psicologia della pace

Nuove prospettive psicologiche per approcci integrati interdisciplinari

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An edition of Per una psicologia della pace (2004)

Per una psicologia della pace

Nuove prospettive psicologiche per approcci integrati interdisciplinari

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La psicologia della pace di recente istituzione nei curricola accademici statunitensi è ancora poco conosciuta in Europa. La nascita si può far risalire alla costituzione nel 1990 negli USA della Pace Psicology come 48 Division of America Psicology Association; la Peace Psicoloy è organizzata in diversi gruppi di lavoro e studio, attivi nel campo della ricerca scientifica e della formazione; risulta tuttavia ancora di discussa attribuzione il campo epistemologico, per lo più comunque riferito agli orientamenti della psicologia sociale. Il volume muove in parte dalla traduzione del testo statunitense di Christie, "Peace, Conflict and Violence", che rappresenta la prima pubblicazione organica sulla disciplina a livello internazionale.

Publish Date
Publisher
FrancoAngeli
Language
Italian
Pages
939

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Book Details


Table of Contents

Indice
Prefazione, di Antonella Sapio
Presentazione della edizione italiana, di Daniel J. Christie
Introduzione, di Antonella Sapio
Sezione I: Elementi di base
Premessa, di Antonella Sapio
1. I contributi storici di alcune teorie psicologiche ai temi del conflitto e della pace, di Antonella Sapio
1.1 La psicoanalisi, di Antonella Sapio
1.1.1 Sigmund Freud (1856-1939)
1.1.2 Alexander Mitscherlich (1908-1982)
1.1.3 Erich Fromm(1900-1980)
1.14 Franco Fornari (1921-1985)
1.1.5 Contributi recenti
1.2. Il cognitivismo, di Angelo M. Inverso
1.2.1 Finalità e teoria evolutiva
1.2.2 I sistemi motivazionali interpersonali
1.23 Attaccamento e nozione di modello operativo interno
1.2.4 Il sistema dell’accudimento e l’altruismo
1.2.5 Il sistema agonistico rituale e il suo significato evolutivo
1.2.6 Rapporti tra i sistemi
1.2.7 Conclusioni
1.3 La teoria sistemica, di Paolo Rigliano
1.3.1 La nonviolenza come pensiero sistemico
1.3.2. Il conflitto
1.3.3 Il potere come relazione
1.3.4 Verità e realtà
1.3.5 Sintesi e confronto tra i due modelli
1.4. La psicologia sociale
1.4.1 Definizione del campo disciplinare
1.4.2 Breve storia della psicologia sociale di interesse della psicologia della pace
1.5 La psicologia transpersonale, di Laura Boggio Gilot
1.5.1 Il ruolo del pensiero dualistico
1.5.2 L’approccio integrale alla trasformazione della coscienza dualistica
1.5.3 La pratica di attenzione e di autosservazione
1.54 L’uso autoregolato e finalizzato del pensiero
1.55 La pratica etica
1.5.6 L’intelligenza spirituale
1.5.7. Conclusioni
2. Psicosociogenesi dell’aggressività e della violenza, di Antonella Sapio
2.1 Definizioni
2.2. Sociobiologia
2.3 Etologia
2.4 Psicobiologia
2.5 Antropologia
2.6 Psicologia sociale
2.7 La percezione sociale dell’aggressività
2.8 Psicosociogenesi della solidarietà e dell’altruismo
3. Definizione del concetto di pace, di Antonella Sapio
3.1. Di cosa parliamo quando parliamo di "pace"
3.2. Il triangolo violenza diretta-strutturale-culturale
3.3. La definizione del costrutto pace
3.4 Peacemaking, peacebuilding, peacekeeping
3.5 Il peacethinking
3.6 Lo sviluppo della pace nelle varie dimensioni
3.6.1. Dimensione politica
3.6.2 Dimensione militare
3.6.3 Dimensione economica
3.6.4 Dimensione culturale e relazionale
3.6.5 Dimensione religiosa
3.7. Gli steps della nonviolenza
4. I valori rivoluzionari della non violenza, di Alberto L’Abate
4.1 Nonviolenza: Significato
4.2. Creazione di società nonviolente
4.3. Nonviolenza di principio e nonviolenza pragmatica
4.4. Il circolo vizioso della guerra
4.5. Alcuni elementi di una strategia per la pace
4.5.1 La nonviolenza come strategia di mutamento sociale
4.5.2 L'integrazione tra le tre forme di pacifismo (istituzionale, strumentale, finalistico)
4.5.3 I coordinamento e l’organizzazione a rete dei movimenti per la pace, terzomondisti ed ecologisti
4.5.4 L'importanza dell’azione in prima persona
4.5.5 La prevenzione dei conflitti armati
S. fondamenti epistemologici della Psicologia della Pace, di Gordana Jovanovic
6. La Psicologia della Pace come campo integrato interdisciplinare, di Antonella Sapio
Nota: Franco Fornari
Sezione II: Lo sviluppo individuale
Premessa, di Antonella Sapio
1. Lo sviluppo emozionale, di Antonella Sapio
1.1 L’aggressività
1.1.1 I fenomeni della integrazione emozionale nella crescita
1.1.2 Il superamento della risposta aggressiva
1.1.3 La qualità della risposta reattiva alla frustrazione
1.1.4 Il contatto dentro di sé con le emozioni negative
1.1.5 Il contenimento della rabbia e della risposta violenta all’agente traumatico
1.1.6 La elaborazione delle spinte distruttive
1.1.7 La necessità del dolore
1.2 Il trauma
1.3. Il dolore
1.3.1 Significato dell’esperienza del dolore
1.3.2 La mentalizzazione del dolore
1.4. La passionevolezza
2.La sofferenza posttraumatica e le forme di intervento, di Antonella Sapio
2.1 Le forme della sofferenza posttraumatica: il “post traumatic stress disorder” (PTSD)
2.2 L’intervento con la sofferenza posttraumatica
2.2.1 Il trattamento psicoterapico
2.2.2 Il lavoro individuale in setting allargato e il lavoro psicosociale
23. Il lavoro psicologico con le vittime della tortura, di Ettore Zerbino Î
2.3.1 Due storie cliniche di vittime del potere politico
2.3.2 L’incontro clinico con le vittime di tortura
2.3.3 I trascurabili
2.3.4. Il tempo delle vittime
2.4 L'approccio psicosocioemozionale alla sofferenza emotiva attraverso processi di rielaborazione personale e collettiva
3. La resilienza, di Antonella Sapio
3.1 Contributi della ricerca scientifica recente
3.2. Fattori di rischio psicosociale
3.3 Fattori protettivi
3.4 Riflessioni
3.5 Approccio umanistico
3.6 Resilienzae creatività
3.7 Resilienza e sentimento di responsabilità
3.8. I tutori di resilienza
Sezione III: Le relazioni interpersonali
Premessa, di Antonella Sapio
1. La comunicazione interpersonale, di Antonella Sapio
2. Il conflitto interpersonale, di Antonella Sapio
2.1. Conflict resolution: problemi teorici e pratici, di Ann Sanson e Anne Di Bretherton
2.2. Analisi della struttura e della dinamica di un conflitto, di Antonella Sapio
2.2.1 Definizione
2.22. Significato
2.23 Tipologia
2.24 Analisi strutturale
2.2.5 Analisi dinamica
2.2.6 Differenza tra comportamento negoziale e trasformazione nonviolenta del conflitto
3. L’empatia, di Antonella Sapio
3.1 Cenni sullo stato della ricerca
3.2 Cenni sul metodo-training per la formazione alla relazione empatica
4. La trasformazione costruttiva del conflitto: il modello interattivo-emozionale come chiave di lettura epistemologica della relazione nonviolenta, di Antonella Sapio
4.1 La dinamica delle relazioni di conflitto
4.2. Il quadrante della relazione simmetrica
4.3. Il quadrante della relazione empatica
4.3.1 Attenzione su di sé
4.3.2 Ascolto attivo
4.3.3 Contatto con e contenimento della propria emozione (autoconsapevolezza emozionale)
4.3.4. La verbalizzazione dei propri sentimenti: il “disarmo nella relazione
4.3.5. Contatto con e trasformazione della emozione dell’altro
4.3.6 Comunicazione a livello del contenuto implicito
4.3.7. Contenimento delle parti distruttive. Valorizzazione del contributo dell’altro e sostegno alla sua parte di investimento positivo
4.3.8 Integrare entrambe le parti positive per identificare la soluzione
Nota: E. Lèvinas, di Gianluca De Gennaro
Sezione IV: Le relazioni sociali
1.La costruzione del mondo secondo la psicologia sociale, di Antonella Sapio
1.1 processi conoscitivi
1.1.1 Cognizione e percezione sociale
1.1.2 La formazione delle impressioni e le teorie implicite di personalità
1.1.3 La categorizzazione sociale
1.1.4 Gli schemi sociali
1.1.5 I processi di attribuzione
1.1.6 Le credenze sulla pace e la guerra
1.1.7 La teoria delle rappresentazioni sociali È
1.1.8. Il costruzionismo sociale
1.2. L’influenza sociale
1.2.1 L’influenza della maggioranza o conformismo
1.2.2. L’influenza delle minoranze
1.2.3 L’obbedienza
1.3 I processi decisionali nei gruppi
1.4. Pregiudizio, stereotipo, discriminazione
1.5 Il conflitto intergruppi
1.5.1 I fattori di facilitazione sociorappresentazionale del conflitto
1.5.2. Le strategie di trasformazione dei conflitti
1.6 Il comportamento cooperativo e prosociale
1.7 Alcuni strumenti di indagine della Psicologia della Pace: le “Peace Scales”
2. Gandhi come peacebuilder: la psicologia sociale del Satyagraha, Daniel M. Mayton II
2.1 L’obiettivo ed i principi guida delle azioni di Gandhi
2.2. Come Gandhi usava il satyagraha per raggiungere obiettivi politici
2.2.1 Il satyagraha come strategia di peacebuilding
2.2.2 Il Satyagraha del Sale.
2.3. Spiegazioni psicologiche del successo del satyagraha
2.3.1 La teoria dell’attribuzione
2.3.2. Le variabili del cambiamento di atteggiamento mentale
2.3.3 I metodi di negoziazione
2.3.4 Lezioni psicologiche di Gandhi
3. L’ingiustizia sociale, di Susan Opotow
3.1 Violenza diretta e violenza strutturale
3.2. L'esclusione morale
3.2.1 Basi psicologiche dell’esclusione morale
3.2.2 Le dimensioni dell’esclusione morale
3.3 Scoprire l’ingiustizia morale
3.4 Rafforzare la giustizia sociale.
3.5. Conclusioni: la psicologia della pace per il ventunesimo secolo
4. Spettatori di ingiustizie sociali, di Adriano Zamperini e Antonella Sapio
4.1 Psicologia della giustizia sociale
4.2 Passività come esonero dalla responsabilità
4.3 La costruzione sociale delle relazioni
4.4 Il ruolo degli spettatori
4.5 Attori nel contesto
4.6 Lo spettatore tra dinamiche sociosituazionali e sociorappresentazionali
4.7. Il risveglio dal sonno dell’inerzia
S. Modellare la pace con creatività e pazienza: note sulla psicologia dell’approccio TRANSCEND, di Johan Galtung e Finn Tschudi
S.1 Introduzione: alcune ipotesi di base
5.2 Il metodo del colloquio di TRANSCEND per la trasformazione del conflitto
5.3. Il primo round: cinque processi
5.4 Il secondo round: sostenibilità dei risultati
5.5. Il terzo round: mettersi insieme
5.6 I processi psicologici nell’approccio di TRANSCEND
5.6.1 Espansione e ricodificazione cognitiva
5.6.2 Creare dissonanze e nuove consonanze cognitive
5.7 La psicologia del profondo nell’approccio TRANSCEND
5.8 Conclusione: verso una cultura della trasformazione del conflitto
6. Solidarietà e tolleranza, di Adriano Zamperini
6.1 Escludere e includere
6.2 Forme dell’intolleranza
6.3. Le radici dell’intolleranza
6.4 Promuovere la tolleranza
6.5 Tracce di solidarietà
6.6 Norme della solidarietà
6.7. Situazioni d’emergenza e psicologia dello spettatore
6.8 Emozionial servizio della solidarietà
6.9 Solidarietà e tolleranza: dalla psicologia sociale alla
psicologia della pace
Nota: Zygmunt Bauman
Sezione V: I fenomeni collettivi
Parte prima: Aspetti Generali
Premessa, di Antonella Sapio
1. Il globalismo e la violenza strutturale, di Marc Pilisuk
1.1 I costi umani del globalismo
1.2. La povertà: la sua psicologia e la sua distribuzione
1.3. La violenza strutturale sul posto di lavoro
1.4 Il lavoro disumanizzante nei Paesi sviluppati ed in quelli in via di sviluppo
1.5 La violenza strutturale della globalizzazione sulla salute delle donne
1.6 I fattori globali nel terrorismo interno
1.7 Il pensiero unico: una monocultura globale della mente
1.8 Per evitare la violenza strutturale globale nasce una società globale diversa
1.9. Conclusioni
2. Identità tradizionali e comunicazioni globali nei conflitti postmoderni, di Claudio Risé
3. Armi di distruzione di massa, di M. Brinton Lykes
3.1 Una breve storia
3.2 Schema relazionale basilare/centrale
3.3. La spirale sistemica
3.4 Il pensiero post-traumatico
3.5 Analisi
3.6 Conseguenze
3.7. Un copione che cambia
3.8 Segnali di cambiamento
3.9. Da un mondo pericoloso ad un mondo sicuro
3.10 Conclusione
4. Il Genocidio e l’uccisione di massa: origini e prevenzion di Ervin Staub
4.1 Le origini della violenza di gruppo
4.2. Il conflitto di gruppo come origine della violenza collettiva
4.3. Il potenziale dei bystanders: le azioni per fermare la violenza
S. Il nazionalismo e la guerra: un approccio psico-sociale,
di Daniel Druckman
5.1 Bisogni, tipi di coinvolgimento, e orientamenti
5.2. Patriottismo e nazionalismo
5.3. I bias ingroup
54 Sentimenti verso gruppi multipli
5.5. Il ruolo della attività cognitiva nella costruzione dell’immagine della propria e delle altre nazioni
5.6 Il nazionalismo e la guerra
5.7 Questioni aperte: per una agenda di ricerca
5.8 Le prospettive del nazionalismo nel ventunesimo secolo
6. Le violazioni dei diritti umani come violenza strutturale, di Michael Britton
6.1 Quattro generazioni di diritti umani
6.2. I contributi della psicologia ad una interpretazione estesa dei diritti
6.3 Argentina e Guatemala: la violenza strutturale come violazione dei diritti umani
6.4 Il peacebuilding con i diritti umani estesi
7. Educazione alla pace e Riconciliazione: il lavoro per la ricostruzione postconflitto, di Antonella Sapio
8. La capacità cognitiva di elaborazione integrativa delle informazioni (complessità integrativa) e le decisioni politiche che conducono alla guerra o alla pace, di Lucian Gideon Conway III Peter Suedfeld, e Philip E. Tetlock
8.1 L’approccio degli studiosi alla Pace e alla Guerra come esiti
8.2 Complessità integrativa (la capacità di complessità cognitiva dei processi di elaborazione e integrazione delle informazioni)
8.3. L’approccio della complessità integrativa ad alcune crisi di grandi dimensioni
8.4. La corrispondenza tra livello di complessità e situazione
8.5 Cosa significa la relazione tra complessità e guerra/pace?
8.6 Conclusioni
9. Il peacebuilding nella prospettiva di genere, di Susan McKay e Dyan Ellen Mazurana
9.1 Le idee femministe sulla psicologia della pace
9.2 Il peacebuilding delle donne al livello di base
9.3 Le organizzazioni non-governative ed il peacebuilding
9.4 Le conseguenze della U.N. Platform for Action (PFA) per il peacebuilding delle donne
9.5 Conclusioni
10. I bambini e la violenza strutturale, di Milton Schwebel e Daniel J. Christie
10.1 Il quadro globale
10.2 La violenza strutturale nei Paesi sviluppati
10.3 Affrontare la violenza strutturale: un appello per approcci multidisciplinari nel ventunesimo secolo
10.4 Conclusioni
Parte seconda: Peacemaking, Peacebuilding e Peacekeeping
Premessa, di Antonella Sapio
11. Il contesto culturale del peacemaking, di Paul B. Pedersen
11.1 Un approccio culturo-centrico al conflitto
11.2 I modelli di peacemaking occidentali e quelli non occidentali
11.3 Il conflitto in un contesto del Pacifico asiatico: un caso di studio
11.4 La griglia culturale
11.5 La gestione interculturale del conflitto nel ventunesimo secolo
12. Verso una psicologia del peacebuilding strutturale, di Cristina Jayme Montiel
12.1 Una visione strutturale della violenza e della pace
12.2. Il peacebuilding strutturale
12.3. Applicare la psicologia al peacebuilding strutturale
12.4 Ricapitolando
12.5 Verso il futuro
13. Peacebuilding e nonviolenza: l’approccio al potere di Gandhi, di Manfred B. Steger
13.1 Thomas Hobbes e la teoria prevalente del potere
13.2. Il Mahatma Gandhi e la ricerca nonviolenta della verità
13.3 La psicologia della paura
13.4 La nonviolenza funziona davvero? Due casi di studio
13.5 Conclusioni
14. Psicologia della liberazione: altre prospettive da altri contesti, di Andy Dawes
14.1 La psicologia della pace, il peacebuilding e l’ideologia
14.2 Il peacebuilding come psicologia della liberazione: il caso del Sud Africa
14.3 La psicologia della liberazione e lo smantellamento dell’apartheid
14.4 Conclusioni
15. Il peacekeeping delle Nazioni Unite: il contesto psicologico della guerra nel ventunesimo secolo, di Harvey J. Langholtz e Peter Leentjes p:
15.1 Le originie l’evoluzione del peacekeeping dell'ONU
15.2. Gli anni novanta ed un nuovo ambiente per le operazioni di pace
15.3 Cosa abbiamo imparato
15.4 L'aspetto del peacekeeping del futuro: un nuovo paradigma
15.5 Conclusione
16. La difesa civile e i corpi civili di pace, di Francesco Tullio
16.1 Introduzione
16.2 “La Difesa Civile ed il progetto Caschi Bianchi; peacekeepers civili disarmati”.
16.3. “Le ONG e la trasformazione dei conflitti. Le operazioni di pace nelle crisi internazionali. Esperienze, analisi e prospettive”.
16.4 Considerazioni psicologiche
Parte terza: Testimonianze
Premessa, di Antonella Sapio
17. La violenza interna agli Stati, di Ulrike Niens ed Ed Cairns
17.1. Spiegazioni teoriche del conflitto tra gruppi
17.2. Il conflitto in Irlanda del Nord
17.3. Gestire e risolvere il conflitto: l’esperienza nordirlandese
17.4 Il futuro
18. La guerra e la pace: il caso della ex Jugoslavia, di Dragan Popadic
19. Un’ analisi del processo di gruppo nel contesto di incontri fra ebrei e palestinesi attraverso la classificazione del discorso di S. Steinberg e Dan Bar-On
19.1 Premessa
19.2. Introduzione
19.3 Sviluppo della tipologia per “categorizing disclosure”
Nota: Aldo Capitini
Sezione VI: L’intervento in Psicologia della Pace: strumenti e metodi
Premessa, di Antonella Sapio
1. Educazione alla pace, di Antonella Sapio
1.1 Una introduzione generale
1.2 Il tema obbedienza/disobbedienza nella educazione alla pace
1.3. I programmi educativi
1.4. L’educazione alla responsabilità, di Alberto L’Abate e Benedetta Tesi
1.5. Cooperazione e conflict resolution nelle scuole: un approccio sistemico, di Peter Coleman e Morton Deutsch
1.6 Dare voce alle idee dei bambini sulla pace, di Ilse Hakvoort e Solveig Higglund
2. Formazione e azione per la pace, di Antonella Sapio
2.1 Gli psicologi possono differenziarsi nel dibattito pubblico: costruire culture di pace, di Michael Wessells, Milton Schwebel e Anne Anderson
2.2. 1 programmi-training per la facilitazione al dialogo interculturale: i “cross-cultural training”, di Antonella Sapio
2.3. Il metodo training: il training a carattere socio-emozionale, di Antonella Sapio
2.3.1 Una proposta di lavoro con metodo-training
2.3.2. Il lavoro emozionale: il training a sostegno della relazione empatica
2.4 La facilitazione psicosociale ai gruppi attivi, di Antonella Sapio
2.4.1. processi di liberazione individuali e collettivi
2.5. L’azione diretta nonviolenta, di Enrico Euli
2.5.1 Breve introduzione storica
2.5.2 Definizione
2.5.3. Organizzazione
2.5.4 Formazione
2.5.5 Significati dell'agire diretto nonviolento
Nota: Danilo Dolci
Appendici
Dichiarazione di Siviglia
Progetto per un forum mondiale anti-globalizzazione
Resistenza al neoliberismo, al militarismo, alla guerra: per la pace e la giustizia sociale
Contributi di
Bibliografia

Edition Notes

Published in
Milano, Italia

Contributors

Translator
Giovanni Mandorino

The Physical Object

Format
brossura
Number of pages
939
Dimensions
23 x 15.5 x 5 centimeters

ID Numbers

Open Library
OL51153412M
ISBN 10
8846454308
ISBN 13
9788846454300

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