Marco Cima

Marco Cima
si forma presso prestigiosi istituti, ove giovanissimo è allievo del pittore Pier Octave Fasani, da cui trae l’amore e l’interesse per le arti figurative. A ventiquattro anni si laurea in Fisica all’Università di Torino; successivamente approfondisce gli studi nel campo della Storia della Scienza e della Tecnologia, nonché dei processi produttivi antichi, interessandosi in particolare all’archeologia dei sistemi metallurgici e alle metodologie produttive del ferro e del rame dalle origini alla Rivoluzione Industriale, fino ad approdare a lavori in campo più marcatamente archeologico ed etnologico.
Dopo la laurea partecipa agli scavi alla grotta Boira Fusca diretti da Francesco Fedele e con altri ricercatori fonda il Centro Ricerche e Studi Alto Canavese, che presiede per quasi quindici anni.
Parallelamente assume la direzione del Centro di Formazione Professionale Alto Canavese e, successivamente partecipa alla fondazione del Centro per le Tecnologie informatiche Carlo Ghiglieno di Ivrea e al suo avvio nel 1981 ne assume la direzione. Dopo sei anni passa a dirigere il Centro di formazione post-universitaria del Politecnico di Torino (Corep), nell’ambito del quale è responsabile del programma di Educazione Permanente e partecipa alla fondazione del Master in Ingegneria Ambientale (primo in Italia). Negli stessi anni presiede l’associazione internazionale di atenei European Polytechnic Environmental Association ed è responsabile di un modulo di Archeologia dei Sistemi Produttivi presso il Laboratorio di Preistoria associato alla cattedra di Antropologia all’Università di Torino.
Nel 1987 è tra i fondatori di un gruppo industriale che opera nel campo dei Beni Culturali e dell’Ambiente, con le società Arkaia ed Ecoplan, che presiede ininterrottamente dal 1991.
Nel 1996 fonda Cesma, un ente operante nei campi della gestione museale e della formazione avanzata nel settore del restauro e dei Beni Culturali e Ambientali.
La sua attività letteraria è molteplice e lo porta a opere monografiche nel campo dell’archeologia dei cicli di produzione, della Preistoria e della storia antica. Si occupa altresì della riedizione di testi tecnici antichi.
Nel 1994 si presenta al pubblico con un primo romanzo, tratto da una storia vera, successivamente tradotto in inglese e diffuso con successo negli Stati Uniti. A questo ne seguono altri quattro, tutti tratti da vicende reali, i cui documenti sono stati scoperti nell’ambito degli studi di carattere territoriale, a cui si dedica nella qualità di presidente di Cesma.
A partire dal 2004, nell’ambito delle attività di Cesma, organizza mostre ed eventi volti al grande pubblico, sui temi dell’archeologia e dell’etnologia. Nella continua ricerca di nuove forme espressive approda alle produzione di documentari scientifico-divulgativi.
Sin dagli anni della sua formazione coltiva l’interesse per la pittura, sviluppando una tecnica figurativa originale. Ama le camminate in montagna e i cavalli.